La memoria la scuola e le emozioni
Hai già visto il film Inside Out? Si? No? Non importa, ne hanno parlato ovunque e per quello che serve a noi è più che sufficiente.
Il film racconta la vita di una bambina dall’interno della sua testa, da coloro che ne gestiscono le decisioni: le emozioni!
Da quando iniziai ad occuparmi di tecniche di memoria ed in seguito di tecniche di studio, ho sempre affermato che sono le emozioni a catalogare i nostri ricordi! Se una cosa non stimola nessuna delle tue emozioni, difficilmente sarà possibile catalogarla! Va da se che il primo giorno di università le emozioni nella tua testa diedero una festa coi fiocchi ( o la daranno) parteciparono tutte, comprese quelle che sono state omesse, si perché inizialmente erano previste 27 emozioni (tra cui “logica” che doveva essere il capo al posto di “gioia”). Ma già dal giorno successivo la festa perse vigore, poiché alla maggior parte di professori non interessavi in nessun modo. I tuoi sogni i tuoi desideri non solo erano uguali agli altri ma non glie ne fregava assolutamente nulla. Sapevano e sanno tuttora, che la maggior parte di quei novelli laureandi, avrebbero rinunciato alla laurea entro la fine del primo anno e molti altri durante gli anni successivi, quindi perché darsi tanto da fare per aiutare uno studente che forse non arriverà a fare il giro dell’isolato!
Quei tuoi sogni iniziali si infrangevano contro un muro di menefreghismo e solo chi è più duro, chi ha le armi più grosse, chi ha più munizioni a disposizione, riesce a combattere per tenere in piedi il suo sogno di laurea e professionalità, gli altri invece! Nel film la bambina quasi rinuncia, come molti universitari alla fine fine del primo anno, ma poi accade qualcosa, una scintilla riporta in mente ciò che si è costruito in precedenza e cosa ancora può essere costruito e la bambina si salva, così come alcuni universitari, fanno quel passo in più e continuano a studiare, da soli, fino alla laurea. Studiando da soli ci si ritrova in un percorso ad ostacoli, a volte una buca troppo profonda ci fa rimandare la tappa successiva. Qualcuno si ferma e cambia strada, altri, sempre meno, ripartono e vanno avanti, Sono loro quelli con la caparbietà, con il desiderio più grande ma anche quelli che non mettono assolutamente in dubbio che arriveranno. Magari pieni di lividi, bende e cerotti, magari con qualche anno in più, ma arriveranno.
Da quando si inizia a studiare, fin dalle elementari, se facessero uno sforzo e spiegassero per bene cosa sta per accadere, ci si potrebbe preparare imparando ad utilizzare quelle stesse emozioni per rafforzare i ricordi sulle materie, sugli argomenti che si devono studiare. Ma non smetterò mai di dire che la nostra scuola vegeta nella preistoria, tanto che pur sapendo che esistono dei metodi per studiare e sfruttare adeguatamente le tecniche di studio, gli insegnanti continuano a non proporre nulla di nuovo, limitandosi a
riassumere, elencare, leggere ciò che trovano sui libri di testo!
Se vuoi puoi aspettare che le cose cambino, ma sai bene che questo è molto difficile. Solo per fare Inside Out hanno impiegato oltre 3 anni, per cambiare il dinosauro “scuola Italia” ci lavorano solo dal dopoguerra!
Cosa devi fare? L’ho detto nelle miniguide gratuite lo spiego nel mio corso dal vivo e on-line, ma te lo ripeto e cerca di sfruttarlo per bene. Ogni volta che devi studiare, sopratutto le cose che non ti piacciono, gli argomenti difficili, insomma quelle cose che proprio non ti entrano in testa, vuol dire che non ti stanno stimolando nessuna emozione. Sono informazioni che non vengono catalogate, quindi andranno perse entro breve tempo. A volte, pur studiando per ore ti rimane ben poco in testa! La soluzione è semplice, metti al comando delle emozioni più attive e caccia via la noia. Devi fantasticare con quella materia, associandola a qualcosa di utile, infine visualizza quando ti sarà utile nella tua professione.
Non puoi affidare la tua caparbietà ad un insegnante, sopratutto se non ti segue perché probabilmente sei solo uno di quei studenti che pagano una retta ma non andranno molto avanti! Sei solo tu a dover gestire le tue emozioni e devi far attenzione a non far prevalere quel senso di rinuncia. Nel mio blog trovi molte informazioni, molti trucchi e molti altri ne aggiungerò, c’è un mondo di metodi per aiutarti a studiare ed il fatto che a scuola nessun insegnante te ne abbia mai parlato è solo perché lui si emozionava con quella materia e non aveva i problemi che hai tu! Quindi la sua risposta sarà un semplice “studia” ma non ti saprà dire come studiare!
Ti ripeto: tutto quello che devi fare e cambiare il tipo di emozione che prevale su quella materia. Per capire quale sia, devi fare un semplice esercizio, prendi la materia che reputi più semplice da studiare, leggi, studia e …. cosa accade? cosa “vedi”? cosa “senti”? Quali sono le emozioni che ti trasmette? Di solito sono camuffate, poiché la scuola, per partito preso, è noiosa
“non è noiosa la scuola, sono noiosi quelli che insegnano nella scuola, altrimenti sarebbero noiosi anche i documentari“
quindi osserva attentamente e scoprirai che mentre studi, riesci a “vedere” come applicare le varie informazioni, riesci a “vedere” dove vanno collocate. In pratica le starai catalogando. Ora torna all’argomento difficile e studia. Cosa accade? tutto ciò che fai è leggere e vedere lettere e numeri, niente catalogazione! Leggi entra ed esce! Trova il modo di farlo entrare e catalogarlo.
Per ora ti saluto, il resto lo dirò ai miei allievi 😉
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