Basta chiacchiere, a che servono le tecniche di studio?

Quante volte ti sei chiesto se le tecniche di studio, di memoria, di lettura veloce sono il miglior metodo per studiare?

Chiaramente quando lo chiedono a me, sanno già quale sarà la mia risposta, o meglio, sanno già che dirò loro che le tecniche di studio sono indispensabili … insomma, il vino dell’oste è sempre il migliore!

Io iniziai con le tecniche di memoria e la lettura veloce, erano due corsi separati, ed erano sufficienti, anche perché non si parlava di altro. Per diversi anni, comunque, tutti finivano per chiedermi come applicare le tecniche per studiare meglio, quale fossero le prime cose da fare per un metodo di studio efficace..

Lo stesso accadde, quando nel 1999 portai i miei corsi on line e nell’arco del tempo le cose si sono evolute. Molti miei allievi sono diventati istruttori a loro volta, ma per tutti la domanda rimaneva la stessa, come applicare le tecniche? Come creare, sviluppare un proprio metodo di studio?

Va bene ricordare le date, i codici, le formule ma se poi non ricordi, non assimili facilmente i concetti, imparerai le cose a memoria, più o meno velocemente, ma pur sempre a memoria, quindi il resto comunque lo devi studiare.

Ok, ben venga per molti di voi ma … quante volte, studiando, ti sei chiesto se esistesse un metodo per farlo in poco tempo, più velocemente?

Cercavi informazioni sui vari siti, sulle varie riviste ed ottenevi qualcosa che non sembrava fare al caso tuo!

Magari qualcosa andava pure bene, ma poi studiare sempre in quel modo, era più pesante, più complesso che farlo come avevi sempre fatto, quindi ricominciavi e maledicevi il tuo cervello, la tua memoria, che non voleva ricordare quelle cose che un giorno, prima o poi, sarebbero state indispensabili per la professione scelta!

A che punto sei ora?

Molti di quelli che arrivano su questa pagina, sono a fine corsa.

Nel senso che, stanno cercando le ultime possibilità e sperano che questa ultima spiaggia sia quella dorata, dal mare smeraldo, insomma quella che… perché non ci sono venuto prima?

Mi auguro per te che sia così, ed anche se troverai molte informazioni in video o post per sviluppare il tuo metodo di studio universitario, liceale o solo per superare il prossimo concorso, devi comunque imparare una serie di concetti chiave, prima di lanciarti allo studio con mappe concettuali o meglio ancora, con mappe mentali.

Qui si studia!

Si studia in modo che al termine del programma tu veda lo studio, senta lo studio, in modo totalmente diverso! Arrivando a pensare in modo più costruttivo, imparando ad organizzare tempi e materiali, per qualsiasi cosa tu voglia studiare!

Questo significa “avere un buon metodo di studio”.

Voglio spiegarti principalmente cosa sono le tecniche di studio, non necessariamente promuovere il mio corso.

Cosa sono le tecniche o metodi di studio ]

Quante volte, mentre studi, i concetti sembrano entrare difficilmente nella tua mente, nella tua memoria?

Principalmente, il motivo è che lì per lì, quei concetti, quelle informazioni … non servono a nulla!

Non servono a nulla per oggi, domani o entro la settimana!

Questo vale sia per le elementari come per il liceo e l’università.

Nel primo caso è più chiaro il disinteresse per la scuola rispetto ai giochi.

Nell’ultimo lo studente ha scelto cosa vuole fare, ma ogni tanto qualche dubbio lo assale! “Ma serve veramente questa materia?

Il dubbio principale degli studenti, sopratutto i più piccoli, è che, anche se tutti i grandi dicono che studiare serve … servirà!

Forse, un giorno!

Sicuramente per l’esame!

Ma noi, in quel preciso istante, che ce ne facciamo?

Verosimilmente …. assolutamente nulla!

E questo vale per tutti!

Raramente ciò che viene studiato in classe, può essere usato all’uscita di scuola, ma solo dopo del tempo, a volte anni!

Ripeto, tutti gli studenti sanno che è un loro dovere studiare, per molti anni è un vero e proprio obbligo frequentare e superare i diversi gradi di formazione scolastica,

smettere di chiamarla scuola dell’obbligo in favore di primaria, secondaria ecc, è un buon inizio.

ma è pur sempre un lavoro: “professione: studente” e senza la necessità di utilizzare subito ciò che si studia, l’interesse diminuisce, l’attenzione diminuisce, e quello dello studente, diventa un lavoro pesante, che non si è scelto ma si è stati obbligati a fare.

Tutti i genitori si sono sentiti dire almeno una volta: “ma perché devo andare a scuola?” e per quanto ci si possa impegnare la risposta difficilmente convincerà per oltre una settimana!

Arrivati alle medie o alle superiori, la domanda non sarà più posta ma senza aver risolto il dubbio. Sopratutto nei giorni prima delle interrogazioni … ed a volte la soluzione è bigiare la scuola, fare sega, insomma hai capito!

Il vero problema però, arriva quando si devono dare gli esami.

Tutti i nodi vengono al pettine! Ci si rende conto di non sapere nulla, quindi intere giornate di tour de force per recuperare il tempo perso studiando tutto il programma (o gli argomenti d’esame se hanno avuto la soffiata!) ed il bello è che, data la necessità, nonostante lo stress, spesso riesce!

Allora perché non è così facile ricordare subito, mentre l’insegnante spiega?

Eppure, per le cose che ci piacciono, che siano materie di studio o hobbies, è molto più semplice, di solito leggiamo e … “buona la prima!

Il concetto è che studiamo per il futuro

La nostra testa, la nostra memoria ricorda facilmente solo ciò che può utilizzare ora! Hai presente il detto “facendo si impara“? Ecco, se studi qualcosa che puoi utilizzare subito, tipo un manuale molto tecnico, ma che risolve un problema urgente, riuscirai a ricordarlo facilmente, perché mentre leggi, studi, lo applichi immediatamente.

Se studi la storia di un qualunque paese, che ti servirà per l’esame che devi dare tra 4 mesi…. le cose cambiano!

Quindi? Cosa succede?

Siamo gli unici esseri viventi in grado di emozionarci pensando al futuro o per il nostro passato. Ed è questo ciò che facciamo quando pensiamo a chi vorremmo essere, eppure, da qui a divenirlo, il passo è complesso, e passa attraverso una serie di step, che spesso mettono in dubbio la bontà dell’obbiettivo stesso ma …. se chiedi ad un bambino cosa vorrà fare da grande, questo ti risponderà immediatamente. Se lo chiedi ad un adolescente le cose cambiano un po’, diventano fumose e vaghe e ti ricordo che è lui a dover scegliere i liceo e poi continuare con l’università!

[ La memoria, la scuola e le emozioni ]

In un’ottica di scelta vaga, di decisione fumosa, come può una qualsiasi materia diventare tanto importante da essere ricordata facilmente?

Come può un adolescente costringersi per 8 anni a ricordare tutto ciò che studierà a scuola. Ciò che gli viene insegnato a scuola!

Come può ritenere più importante quello che fa a scuola piuttosto che la sua nuova vita sociale ed il divertimento con amici ed amiche? I primi amori, le prime compagnie ed uscite con amici.

Tutte cose che ricorderà per anni, molti anni. E’ assolutamente impossibile anche solo pensare di paragonare quelle emozioni a ciò che fanno in classe, dove, con zero emozioni dovrebbero ricordare qualcosa per il loro futuro!

Insomma un bel casino!

Allora? Cosa dovremmo fare?

Immagina cosa sarebbe accaduto se, alle elementari gli insegnanti avessero chiesto ai loro studenti cosa avrebbero voluto fare da grandi. Poi li avessero incalzati chiedendogli il motivo, che tipo di emozioni provavano nel pensare a quella professione.

Continuando poi ad aiutarli per informarsi sul percorso da fare, i problemi che si incontrano lungo il percorso e come superarli per diventare ciò che desiderano.

Se un insegnante non fosse in grado di farlo, qualunque professionista sarebbe entusiasta di regalare un’ora del suo tempo per delle giovani menti.

Chiedere è la soluzione!

Se credi che sia troppo per un bambino delle elementari, ti sbagli di grosso!

Qualsiasi vero professionista è in grado di spiegare il suo lavoro a diversi livelli.

Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.

A. Einstein

Certo, non parleremmo con lui come con un adulto, ma questo è uno dei modi per iniziare ad aprire una porta, per fargli vedere cosa c’è oltre quello che stanno facendo.

Alcuni bambini diranno che vogliono seguire le orme dei genitori … perché non invitare in classe i genitori stessi per raccontare cosa hanno fatto per raggiungere quella professione?

Sarà una scoperta anche per i figli!

Ecco che gli ostacoli diverranno dei gradini da superare!

Pensa ai gradini che hai già superato. Anche se difficili, ora li vedi in modo diverso e se dovessi ripeterli cosa faresti? Cosa consiglieresti? Come li vedresti con l’esperienza di oggi?

Nel tempo, con queste basi, qualsiasi esame sarà solo un test per capire se si è pronti a salire al livello successivo!

OK, ma le tecniche di studio?

Aspetta, ci siamo quasi, già ora dovrebbe essere chiaro che delle basi solide avrebbero potuto aiutarti molto ma non è stato così! Le tuo basi sono un tantino instabili, quindi cosa dobbiamo fare?

Se vedi un muro troppo alto, cerchi una scala. Nello studio invece? A volte è difficile, sai che esistono delle tecniche, dei professionisti che hanno già superato quel muro, allora perché non gli chiedi la scala e ti ostini a saltare nella speranza di riuscire a farcela senza aiuti?

Un bambino che chiede informazioni è enormemente più forte di te! Ha chiesto aiuto ed ha cercato le soluzioni per superare ogni singolo ostacolo. Il suo obbiettivo è la professione finale, l’esame sarà un passaggio, un test che valuterà la sua capacità di superarlo.

Si ok ci sto girando intorno, ma voglio che tu capisca bene la situazione attuale e cosa accade conoscendo le tecniche di studio.

Ora immagina di studiare, vedendo ogni materia come se dovessi utilizzarla subito, quindi sviluppi un sistema che ti permette di vederne i collegamenti in ogni aspetto ( tipo appunti, parole chiave, mappe ed associazioni).

Ti capita una data, una formula o un codice, li leggi, li memorizzi (2 minuti al massimo) e continui. Ogni materia ha un suo metodo, un suo utilizzo, quindi deve essere usato quasi esclusivamente il suo modo di pensare e ragionare, nato dalle poche o tante esperienze, reali o inventate, tutto per ricordare molto più facilmente.

Ti ricordo che il bambino. Se vuole diventare attore, studierà anche Shakespeare, le sue opere e mentre lo farà, interpreterà i personaggi.

Se studi chimica, biologia, economia, potrai assumere facilmente quel modus operandi. Potrai immaginerai di muoverti tra le cellule, esattamente come farebbe un professionista, come descriverebbe un professionista ad una classe elementare (ma che non sempre fa un laureando), e nel frattempo utilizzerai le tecniche di memoria per ricordare i passaggi più tecnici.

Alla fine, come ti dissi all’inizio, inizierai a pensare allo studio in modo totalmente diverso!

Ogni cosa assumerà una sua consistenza, una sua forma, un diverso modo di organizzarsi …. tutti accessibili, perché qualunque professionista tu voglia diventare, devi iniziare a diventarlo ora, studiando ben, non di più e non quando ti sarai laureato!

Studiare con le tecniche di studio ti permette di farlo in modo più costruttivo, più da: Professionista!

Studiamo per tanti anni ma solo chi è in grado di organizzare il lavoro in base alle necessità, può vedere la professione “studente” in modo totalmente diverso.

OK, allora? dove imparare?

La cosa assolutamente più importante da fare è che devi smetterla di aspettare, chiedi quella benedetta scala e usala per imparare e sfruttare le informazioni che apprenderai, ben oltre l’esame. Per fare in modo che le informazioni entrino a far parte del tuo bagaglio di esperienza.

Studiare così è sicuramente più veloce, utile, divertente e produttivo!

Alessandro Nacinelli

ilcorsodi.tecnichedistudio.com