Come dopare la propria memoria per diventare dei geni nello studio senza usare troppe tecniche di memoria

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Il miglior metodo di memorizzazione per migliorare i ricordi, per accelerare il processo di apprendimento è sicuramente frequentare un mio corso o leggere ed applicare ciò che trovi nei miei libri, ma se non lo avessi ancora fatto, se non è la prima cosa che ti viene in mente di fare, allora puoi usare qualche altro consiglio pratico!

Fare esercizio fisico prima e dopo aver studiato.

Il nostro cervello, lavora per impulsi elettrici in modo autonomo ma prevedibile.

Correndo, facendo Jogging i polmoni ed il cuore iniziano a pompare più sangue ed ossigeno in tutto il corpo. Il cervello, notando la riduzione di ossigeno attiva le sue difese per cercare una soluzione, e nel farlo, attiva tutta l’elettricità possibile, la quale viaggia tra le cellule che gestiscono i nostri pensieri e i neuroni che viaggiano vagando nel cervello senza mai incontrarsi!

In qualche caso, quando le cose ci interessano, tipo i nostri hobbies o simili, i percorsi si ampliano. Immagina un sentiero di montagna coperto di foglie.

All’inizio non lo vedrai, sarà nascosto dalle tante foglie, ma se ci passi sopra diverse volte, il sentiero diverrà facilmente visibile e percorribile!

L’esercizio fisico e sopratutto il nuoto e l’apnea mettono il cervello in allerta, in una sorta di autodifesa. Il cervello cerca la soluzione alla mancanza di ossigeno ed inizia ad inviare impulsi per tutte le strade neurologiche disponibili…. allargando quei sentieri!

L’esercizio fisico, subito dopo, lo studio ha l’effetto di depositare stabilmente le informazioni, ed i concetti chiave, come se, dopo aver tracciato il sentiero, una macchina passasse spostando le foglie ai lati lasciando ben visibili i punti di riferimento.

Dormire

Ti è mai capitato di andare a letto con un pensiero fisso su di un problema e svegliarti al mattino con una soluzione?

Il nostro cervello non dorme mai, è sempre attivo (vedi i sogni, gli incubi) ed andare a dormire con la lezione nella testa è come se gli dicessimo di depositarla per bene. Di riporla con cura!

Si racconta che Einstein non riuscisse a trovare la soluzione al suo problema. Andò a dormire con la formula in testa ed al mattino…. “eccola la formula della relatività!”
 Aveva trasformato in immagini il suo problema.

Sempre di Einstein si narra che avesse sempre a portata di mano il suo quaderno ed un mazzo di chiavi. Era solito fare frequenti pisolini, si sdraiava su di un divano, le chiavi in mano ed appena si addormentava, le chiavi cadevano, facendo rumore, lui si svegliava e ricominciava a scrivere i suoi appunti come se non li avesse mai lasciati!

Si dice che i geni dormono tanto, sicuramente alcuni geni lo facevano, e forse è per le fratture neurologiche?

Sembra una battuta ma, ogni volta che aggiungiamo una nuova informazione, ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, una cellula si collega ad un altra fratturandosi e unendosi tramite dei filamenti, chiamati dendriti ed assoni (tecnicamente è molto più complesso, ma questa semplicista spiegazione può aiutarti a rendere l’idea)

Praticamente, quando studi stressi il cervello e dato che non puoi dormire in aula tra una lezione e l’altra, almeno a casa dei brevi pisolini possono aiutarti sono dei veri propri toccasana per memorizzare velocemente e profondamente

Mantenere il cervello attivo …. evita di mandarlo in pappa

Ecco, ora molti studenti mi odieranno ma non posso farne a meno!

Giocare per molto tempo alla play non aiuta affatto!

Il cervello si spegne, va in pausa! Tutto ciò che serve, immagini ed emozioni sono pilotate dal gioco! Il gioco ti invia l’immagine di un nemico tu rispondi coordinando ciò che vedi con le tue dita sul gamepad!

Non nego che sia divertente, mi piace molto la saga di assansins creed ma scelgo ed organizzo i tempi. Se devo studiare o preparare un programma, è meglio giocare dopo aver terminato o sarà come ricominciare da capo tutte le volte.

Giocare per ore con la consolle, non solo distrae e e sembra rilassare, ma attiva altre connessioni neurologiche, che quasi spengono quelle utilizzate per studiare.

Immagina di studiare per ore, ricordi a sufficienza, poi accade qualcosa, diventi l’unica persona in grado di salvare il mondo …. è ancora importante ciò che hai studiato qualche ora prima?

La soluzione è sforzarsi di leggere e trovare spunti interessanti che possano essere ampliati ed associati, meglio ancora se sfruttando le parole chiave all’interno di mappe mentali ed altri metodi di studio universitario e tecniche di memorizzazione che permettano di sfruttare la memoria a lungo termine.

In un altro articolo spiego cosa accade sfruttando solo quella a breve termine, come accade troppo spesso. l’articolo è raggiungibile cliccando qui.

Le Vitamine

Non sono un medico, quindi scriverò esclusivamente di ciò che uso per me.
Ho letto spesso che indicano alcuni cibi che dovrebbero aiutare a ricordare meglio, cibi ricchi di vitamine B, C, E. Ok, le vitamine sono ottime ma occhio a come vengono assunte!
I carboidrati, per quanto mi riguarda, appesantisco e mi mettono a dormire, che non è il dormire che ho spiegato prima, ma una sonnolenza dovuta alla digestione!

Gli zuccheri, i dolci in genere, aiutano a tirare su velocemente ma anche a scendere altrettanto velocemente!

Se sei una persona che gira con biscotti in tasca, sarai costretto a sgranocchiare ogni 5 minuti per non far scendere gli zuccheri e finire addormentato su di una panchina (si ok sto scherzando).

Il caffè è conosciuto bene come la bevanda d’oro per gli ultimi giorni prima dell’esame, ma solo perché, come per gli zuccheri, ti porta su e giù come sulle montagne russe.
Ne bevi e rimani attivo, poco dopo finisce l’effetto ed hai bisogno di berne altro.
Il corpo si abitua e l’effetto è sempre più breve!

La frutta, la verdura, sopratutto a foglia verde che contiene leucina, oltre ad importanti reazioni metaboliche è stato scoperto che aiuta le funzioni dell’ippocampo quindi del ricordo.

Una tecnica? Qualcosa per ricordare i nomi delle persone?

Tutti amano il proprio nome!

Possono dirti che ne avrebbero preferito altro, possono usare il cognome di un genitore piuttosto che dell’altro, ma prova a sbagliarlo! “No. Non è Nancinelli, è Nacinelli!” se lo sbagli più di due volte, ti sei fatto un nemico o una nemica!

La soluzione è abbastanza semplice. Guarda bene in volto la persona che hai davanti e ripeti il suo nome o cognome più volte durante il discorso: “ Vedi Alessandro, la mia idea è … / Può essere corretto, sono sostanzialmente d’accordo con lei signor Nacinelli Alessandro, infatti …”

Infine, quando avrai un po’ di calma, associa il nome ed il cognome a qualcosa che ricordi già facilmente.

Ed ora, torniamo a studiare!